.
Grappa alla vipera e vecchio di latta
.
Mercoledì 16 gennaio 2013, ore 18.00, al
Circolo dei lettori
via Bogino 9
Torino
Federico Audisio presenta il libro di
Renato Scagliola
LA GRAPPA ALLA VIPERA
Giancarlo Zedde Editore
Quattro chiacchere con l’autore e Franco Contardo, amico di una vita e co fondatore
del gruppo di folk progressivo
I CANTAMBANCHI
*
Nato a Torino nel 1941, giornalista professionista alla “Gazzetta del Popolo”, “Stampa Sera” e “Stampa”, Renato Scagliola – che oggi cura la rubrica “Sul filo della memoria” sulle pagine di “Torino Sette” – trascorre molto del suo tempo in un vecchio cascina a Envie ai piedi del Monte Bracco, la Montagna di Leonardo, nel Saluzzese. Nel 1994 ha pubblicato il libro Osteria d’Oriente con le foto del figlio Davide, oggi un bravo fotoreporter.
*
Still life all’aperto: grappa alla vipera e caffettiere d’epoca
.
Estratti da alcune recensioni
Un sorso, un lungo sorso di Grappa alla vipera. A offrirla è Renato Scagliola un vagabondo in se stesso, libero fino alla solitudine. Giornalista e rabdomante del nostro cuore antico. Un collezionista di anime, di cose, di paesaggi, E’ un inventario di civiltà il suo journal (Giancarlo Zedde editore, 17 euro). Eccentrico, estraneo cioè ai soliti triti sentieri sin dal titolo scovato in val di Susa in un bar fuori mano “ una bottiglia con dentro un coso che sembrava un serpentello… spiegarono che una volta e un po’ anche adesso si usava per blaghè, come si dice, per mostrare coraggio e virilità, sprezzo del pericolo bevendo…” Scagliola la attinge da Lavorare stanca, l’epigrafe del suo voyage sulle rotte del Nord Ovest: “Tacere è la nostra virtù”. Ma c’è un ulteriore verso di Pavese che gli si intona appieno: ”Ho trovato compagni trovando me stesso”.
Bruno Quaranta – LA STAMPA, 19 luglio 2012
*
Di Renato Scagliola è appena uscito il libro “La grappa alla vipera” . Un seguito (non un sequel, per favore) di Osteria d’Oriente, ma con più anni addosso, e quindi più consapevole, forse anche un po’ più dolce e un po’ più amaro, secondo i momenti. Sono esplorazioni in quello spazio esiguo, ma senza limiti, che va dalle valli di Lanzo alle valli di Cuneo e dalle Langhe al Monferrato, sempre con il profilo del Monviso più o meno vicino. (….)
Nella prima pagina, prima riga, lui lo definisce “un portolano squilibrato, con storie di adesso e di tanti anni fa”. E’ così. Potete leggerlo un capitoletto dopo l’altro o anche aprirlo a caso e cominciare di lì, perché le storie sono brevi, e hanno un inizio e una fine in pochi paragrafi, ma quello che conta è il basso continuo, il ritorno di temi che non sono mai espliciti ma vengono fuori dalle cose, dai posti, dagli incontri. Ci sono pezzi struggenti, come quando si parla di Perempruner, pezzi insieme divertenti e pensosi, come quello su Fausto Amodei, pezzi esilaranti e crudeli, come la descrizione di un pic-nic di pasquetta (con grigliata, ovvio).
Piero Bianucci nel suo bellissimo sito: www.pierobianucci.it
*
In libreria c’è un intero scaffale di manuali ricchi di istruzioni per invecchiare bene. Meglio di un manuale per me è il libro di uno che si è inventato un modo di vivere con pienezza gli anni della pensione. E’ intitolato “La grappa alla vipera”, edito da Giancarlo Zedde e l’autore è Renato Scagliola, un nome noto ai lettori di Torino Sette poiché cura “Sul filo della memoria”. Scritto con il piacere goloso di chi assapora la parola esatta, è il brogliaccio di anni di liberi vagabondaggi per paesi e valli del Piemonte. Lo consiglio perché è lo specchio di uno stile di vita imitabile senza tanti stravolgimenti, dimostra che non è necessario andare in Patagonia per fare scoperte esaltanti. (….)Molti di noi si sono messi a giocare con Facebook alla ricerca dell’albero genealogico; Scagliola lo fa alla vecchia maniera, frugando negli archivi e scarpinando. E anche questo è un modello da imitare. Cercando di “salvare il salvabile e vivere meglio tutti”.
Bruno Gambarotta , Storie di Città – Torinosette , 2-11-2012
*
Di Renato Scagliola, in veste di cantambanco, proponiamo la ballata ANTONIO VENDRAMIN, scritta nei primi anni 80, storia minimale di una vita di miseria, emigrazione, sofferenza, simile a quella di tanti altri uomini trasparenti appartenuti al mondo dei vinti.
Per accedere al video fate doppio clic sulla scritta o sull’immagine
ANTONIO VENDRAMIN. Renato Scagliola e Cantambanchi
View Duration: 3:21
ANTONIO VENDRAMIN. Renato Scagliola e Cantambanchi. Testo: Renato Scagliola. Musica: Piiero Marchisio Immagini: Maria Giulia Alemanno www.mariagiuliaalemanno.com Realizzazione Osvaldo Piolatto **** La ballata di “Antonio Vendramin”, cavallo di battaglia dei Cantambanchi, storico gruppo del …