Con il patrocinio e il contributo del Comune di Crescentino
in collaborazione con Prola Tratti d’Arte e Associazione Culturale onlus Elegguà
Sempre più aperta alla promozione dell’ Arte e della Cultura, la Città di Crescentino ospita dall’8 al 24 marzo 2024 “REALTÀ E SOGNO, incisioni, pastelli e acquerelli”, una mostra personale di Teresita Terreno, artista di fama internazionale che vanta una lunga serie di esposizioni in Italia e all’estero. Fortemente voluta e organizzata dall’ Associazione Culturale CMT Collezioni, Mostre,Turismo, con il patrocinio e il contributo del Comune di Crescentino, in collaborazione con Prola Tratti d’Arte e l’Associazione Culturale onlus Elegguà, la mostra, allestita nel Salone Polivalente di Piazza IX Martiri, sarà inaugurata venerdì 8 marzo alle ore 17,00 e rimarrà aperta con i seguenti orari: venerdì: 16,00 – 19,00 / 21,00 – 23,00; sabato e domenica: 9,30 – 12,00 / 15,30 – 19,00 / 21,00 – 23,00. L’ingresso è libero.
Per comprendere la vicenda umana e artistica di Teresita Terreno, ampiamente rappresentata in questa mostra, occorre immaginare la sua lunga ricerca tra le mura di un’antica dimora di Dogliani Castello, nel verde delle Langhe. Nel 1976 con il marito Toni Liboà, fonda la calcografia “Al Pozzo”, di cui nel 1990 entra a far parte il fratello, l’architetto Ivan Terreno, che prosegue l’attività in quella che ora è chiamata Stamperia d’Arte “Casadel Maestro”, in ricordo di Toni. Si tratta di una premessa necessaria per poter meglio cogliere la magia della mostra “Realtà e Sogno”, dove questo intimo spirito di appartenenza e collaborazione è vivo e presente. È infatti in quei locali che, dopo lunghi e laboriosi passaggi di lavorazione, tutte le incisioni dell’artista vengono stampate al torchio su carte realizzate a mano. Lo studio di Teresita è al piano superiore, dove oltre alle lastre di zinco trionfano acquerelli, pastelli e fogli di carta, supporto base di questa stessa esposizione.
Il grande spazio del Salone Polivalente è stato utilizzato per dar respiro alle opere suddivise in sezioni tematiche. Teresita Terreno, da sempre legata al paesaggio delle proprie colline, racconta con l’uso raffinatissimo del pastello e dell’acquerello, l’atmosfera ovattata che le avvolge quando scende laneve. È un tempo sospeso, dove realtà e sogno si incontrano e s’intrecciano tra i rami spogli degli alberi, spesso visti in lontananza, e dove, in cieli blu intenso, la luna illumina distese di sconfinata solitudine.
Distribuite sui pannelli centrali sono le opere dedicate aglianimali. Galline, gatti, un gallo, un gufo, un asino, sono i protagonisti di un mondo contadino che l’artista conosce nel profondo. Grazie alla sua sensibilità gli oggetti più umili, come due vecchie brocche smaltate risolte ad acquerello, acquistano forza e dignità sorprendenti. Anche i suoifioriappartengono al quotidiano. Potrebbero trovarsi su una finestra del borgo, nei prati, in qualche semplice giardino. Hanno colori intensi e insieme delicati. Se ne percepisce la fragilità e il profumo.
Su altri pannelli sono disposte le acqueforti dedicate agli alberi che permettono di cogliere tutta la maestria di Teresita Terreno, non a caso inserita nel prestigioso Catalogo Prandi della Grafica Italiana e membro dell’Associazione “Incisori Veneti”. Preziosa è la serie “Vecchi alberi” realizzata per illustrare le poesie di Remigio Bertolino. Sono alberi tormentati, dalle cortecce segnate come la pelle dei vecchi contadini consumati dal lavoro. Raccontano la fatica del vivere, i solchi lasciati dal tempo e dalle esperienze, la tenace resistenza alla morte che si avvicina.
Sono invece un omaggio alle gioie della vita le ricette illustrate ad acquerello. Dai Fichi Canditi, al Monte Bianco, alla Torta di Castagne, al Plum-cake alla Zucca, vengono evocati tutti i colori e i sapori dei prodotti del territorio. Suggeriscono l’allegria di grandi tavolate, riunioni di amici, piaceri senza pensieri.
Seguono le sette acqueforti con interventi artistici di tocchi d’acquerello e impressione a caldo in oro o argento della cartella “Mùsiche d’eve” che interpretano un poemetto di Remigio Bertolino ispirato ai ricordi infantili della musica dell’acqua che scorre in ruscelli e “bialere”.
Su un tavolo saranno esposte alcune edizioni di libri illustrati da Teresita Terreno per Liboà Editore, una lastra in zinco per spiegare il delicato processo dell’incisione e una pietra litografica che appartiene al patrimonio storico della stamperia.
Una sezione speciale sarà riservata ai manifesti stampati con caratteri mobili in legno di pero da Ivan Terrenosu antichi e preziosi macchinari rimessi in funzione per il progetto “Press’a poco graphich design”nato per valorizzare, anche dal punto di vista turistico Dogliani, la Langa e il suo territorio.
Note biografiche
Teresita Terreno è nata nel 1950 a Dogliani, paese dove vive e lavora. È stata insegnante di discipline artistiche. Nella sua lunga attività artistica non ha mai cercato vie diverse da un figurativo moderno e personale, lontano dagli effetti roboanti, dal concettualismo di maniera; ha sempre rappresentato la bellezza del quotidiano, delle cose più semplici e più umili. Oltre ad aver allestito nel 1974 mostre personali in Italia e all’estero (tra le più significative, nel 1981 alla Galleria d’Arte “Il Vicolo”, Genova; nel 1990 presso la Banca d’Italia a Roma; nel 1999 presso il “Centre Universitaire Méditerranéen”, Nizza; nel 2000 presso la galleria Dantesca Fògola, Torino; nel 2002 presso il Castello del Roccolo, Busca; nel 2005 presso il centro Incontri Provincia di Cuneo) è stata invitata alle più importanti rassegne di incisione, come il Premio Biella; la Biennale di incisione di Villa Altan, Gaiarine; la Biennale dell’incisione contemporanea Italia/Slovenia a Mirano; la Biennale di incisione a Campobasso. Nel 2007 tiene la mostra antologica “Microcosmi, Spazio Espositivo di Santo Stefano, Mondovì; nel 2009 la Biennale a Cavaion Veronese e l’XI edizione di “Carte d’arte”, Lodi. Dal 1980 è entrata a far parte dell’Associazione “Incisori Veneti” che ha come scopo la valorizzazione dell’arte incisoria nella sua forma più alta. Dal 1994 è inserita nel Catalogo Prandi della Grafica Italiana. Ha realizzato varie cartelle grafiche tra le quali, nel 1986 “Le langhe” con presentazione di Giorgio Trentin e franco Piccinelli; nel 1997 “Langa sogni e memorie” con presentazione di Lorenzo Mondo e Angelo Mistrangelo e nel 2002 “Vecchi Alberi” con presentazione di Giorgio Bàrberi Squarotti. Dal 1996 illustra la collana “Edere”, Liboà Editore, raffinati volumi sul tema del Natale. Nel 2002 ha illustrato “Le avventure di Pinocchio”, Liboà Editore; nel 2004 “Bestie” di Federigo Tozzi; nel 2006 “Il Milione” di Marco Polo, Fògola Editore e nel 2007 “Curioso dialogo sul cacao” di Orlando Perera, Liboà Editore. Nel 2009 realizza quattro acqueforti e quattordici disegni per il romanzo “Il maestro della montagna” di Remigio Bertolino, liboà Editore. Nel 2011 esce la cartella grafica “Musiche d’eve” una suite poetica di Remigio Bertolino interpretata da tre acqueforti con interventi artistici, presentata presso il Museo della Stampa di Mondovì. Nel 2015 “Favole” di Charles Perrault, Fògola Editore. Nel 2017 realizza la cartella grafica sui monumenti storici del Doglianese con presentazione di Giuseppe Martino e dell’Ambasciatore Luigi R. Einaudi. Nel 2019, in ricordo del marito Toni Liboà, ideatore della calcografia “Al Pozzo” partecipa all’evento “Le stanze della grafica d’Arte” organizzata dall’Associazione Monsignor Gualtieri, Lodi. Partecipa nel 2020 alla collettiva “Il segno inciso” Palazzo Lucerna di Rorà, Benevagienna e nel 2023 alla collettiva “Transizioni” Cappella del Ritiro della Sacra Famiglia, Dogliani Castello.