MARILYN MONROE 50 anni fa come oggi IL MITO all’ex Cinema Moderno di Crescentino.
Percorso esterno della mostra.
Percorso esterno della mostra.
MARILYN MONROE 50 anni fa come oggi IL MITO: una mostra di grandissimo successo dal 26 maggio al 10 giugno 2012 nello spazio magico dell’ex Cinema Moderno di Crescentino (Vercelli)
Di seguito il testo scritto per l’occasione dal critico d’arte Massimo Olivetti e pubblicato in catalogo.
C’è sempre qualcosa di misterioso nel mito. Il mito sfugge alla logica e alla razionalità. Il mito si conficca nel profondo di noi stessi, esplora le caverne dell’inconscio, risveglia echi profondi. Ci affratella con proiezioni di figure e persone a cui noi stessi attribuiamo la straordinarietà, l’eccezionalità ed infine l’immortalità.
Marilyn è la donna, con la d maiuscola. La donna come essenza, la donna che racchiude in sé ogni possibile e desiderabile combinazione di tutte le donne. Marilyn si può amare senza esserne amati, si può desiderare senza aspettarsi che il proprio desiderio trovi realizzazione. Marilyn la possiamo incontrare ad ogni fermata d’autobus e caricarcela sulle spalle per trascinarla riluttante e consenziente a casa nostra. Lei è Zucchero Kandinsky che affida a noi la sua fragilità. Lei è una gonna bianca che si solleva per un soffio d’aria calda e offre promesse e speranze senza malizia o calcolo.
Altri miti appartengono alla nostra esistenza, ma i più radicati hanno spesso un finale tragico che spezza la vita del portatore del mito ma lo proietta nella dimensione dell’eternità, come dovuto risarcimento per una conclusione che sacrifica la persona e santifica il personaggio.
Mito e sogno s’intrecciano, si confondono e si alimentano nella raccolta e nella rassegna di immagini che ripropongono attimi e momenti, che replicano all’infinito ogni pezzetto di Marilyn, del suo sorriso, del suo latteo candore, della sua sconfinata infelicità alla ricerca di un salvatore.
A lei ed a noi è dedicata questa mostra, alla sua persona e alle nostre chimere. Il Museo Nazionale del Cinema di Torino, custode dei sogni e dei miti in celluloide nella persona del direttore Alberto Barbera, ne ha colto il profondo significato offrendo il suo patrocinio. E non poteva esserci luogo più adatto che l’ex cinema Moderno di Crescentino, dove a lungo si sono nutrite le fantasie degli spettatori.
Massimo Olivetti
MARILYN tra noi