I Tirà, immancabili dolci pasquali nelle case di Crescentino (Vercelli)
Condivido volentieri la ricetta dei Tirà, i dolci tipici di Crescentino , con un blog che consiglio a tutti di visitare tante sono le squisitezze che propone. Anche il nome è bello e letterario:
Napoli Centrale Torino Porta Nuova
evocativo di un viaggio attraverso l’Italia, unita da sapori, aromi e profumi. Un’Italia che ci piace, amante del buono e del bello, che sa ricomporre a tavola le proprie diversità rendendole prezioso patrimonio collettivo unico al mondo.
Con l’augurio che
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diventi per tutti voi l’irrinunciabile ricettario in rete capace di rendere più ricca, gustosa e colorata la vostra vita e quella dei vostri commensali.
Ed ecco dunque
I TIRA’ di CRESCENTINO per una Pasqua dolce
Da quando mi ricordo, e di acqua ne è passata sotto il ponte del Po, sulle tavole di Pasqua a Crescentino non sono mai mancati I TIRA’. Qualcuno, ma è una minoranza, li chiama LE TIRA’, e comunque, al di là del genere maschile o femminile, tutti ne vanno ghiotti ed è questo l’incontestabile dato unificante. Sono dolci rustici, simili a minuscole pagnottelle che i bambini intingono volentieri nel latte ed i grandi nel vin santo o nel marsala. Un tempo le donne li preparavano nelle proprie cucine per poi portarli a cuocere nei forni comuni, luoghi d’aggregazione privilegiati per il fitto intreccio di notizie e pettegolezzi. Ora questi gesti, per secoli riproposti, appartengono alla storia locale ma è bello ed importante rievocarli affinché non si perdano irrimediabilmente nelle ceneri della dimenticanza.
Piera Torrè, in periodo pasquale ripete da sempre la ricetta insegnatale dalla madre Eglantina Ottino scesa negli anni 30, per amore di suo padre Andrea, dalle colline del Valentino di Verrua Savoia alla Frazione Galli di Crescentino. Ad Eglantina, a sua volta, l’aveva tramandata la suocera che forse l’aveva ereditata dalla mamma. Immaginiamo dunque i nostri “tirà” allineati sul tavolo in legno di una cucina ottocentesca dalla volta a botte, le finestre piccole ed il grande camino.
Che bontà i tirà!
Grazie Lellina!
Tanti auguri di Buona Pasqua , sperando di mangiarli insieme questi Tirà, che ne dici?
Tirà…Vecchi ed emozionanti ricordi di quando ero bambina…Il cuore malinconicamente sorride…Bei tempi!
Le tira mi ricordano la mia infanzia io sono di Verolengo ma vivo ormai dal 2003 alla Campagna E mi ricordo anche di Domenico alla domenica con Pinin a portarmi in curva a vedere il Toro , che con il suo cannocchiale a tracolla vedeva il goal prima degli altri
Io avevo 16 anni negli anni 86/87
Grazie comunque x la ricetta
Buongiorno Carlo, e scusi se rispondo a Natale ad un suo messaggio legato ai nostri dolci di Pasqua. È stato un periodo difficile e non ho più aperto il mio sito. Le nostre tirà di Crescentino sono mitiche. Ci legano alla giovinezza, ai ricordi belli. La ricetta della moglie del Domenico dunque è preziosa! Anche lei del Torino… come il Professor Bosso e mio fratello Chicco. Una fede incrollabile, nonostante tutto.. Grazie per avermi scritto!